Coronavirus in Lombardia




È arrivato l'annuncio dei primi sei casi di italiani che hanno contratto il virus pur non essendo mai stati in Cina. Il “paziente 1”, il primo a essere stato individuato ha 38 anni, si chiama M.M. ed è ricoverato all’ospedale di Codogno, nel Lodigiano, in gravi condizioni.


Originario di Milano e residente a Castiglione d'Adda è un podista e un appassionato di corse sportive, dipendente di una multinazionale nel campo dell'alimentazione e dei prodotti per la casa. Il 15 febbraio aveva avvertito i primi sintomi e si sarebbe recato al pronto soccorso 2 volte: la prima il 18 febbraio per una forte febbre e, dimesso poche ore dopo, il 19 tornato con una grave crisi respiratoria.




Risulta contagiata anche la moglie del 38enne, incinta di 8 mesi, che lavora in un’erboristeria di Casalpusterlengo ed è anche insegnante di educazione fisica in un liceo scientifico di Codogno, dove però mancava da tempo per via della gravidanza. I primi di febbraio M.M.


era uscito in diverse occasioni con un amico, rientrato dalla Cina intorno al 20 gennaio; un manager che lavora per una società di Fiorenzuola d’Arda e ora si trova all'ospedale Sacco di Milano, anche se è sempre stato in buone condizioni, a parte una giornata di lievi sintomi influenzali. Mentre il paziente 1 si trova nel reparto di terapia intensiva di Codogno, sono in corso i controlli su tutte le persone che sono venute a contatto con l'uomo: circa 100 persone tra colleghi, amici, parenti e medici: “Sabato scorso aveva partecipato a un corso di primo soccorso della Croce Rossa a Codogno,




aveva giocato una partita di calcio e partecipato a una gara di atletica leggera, andando, nel frattempo, regolarmente al lavoro". Nel frattempo tre Comuni sono invitati all’isolamento: "La Regione Lombardia invita tutti i cittadini di Castiglione d'Adda e di Codogno e Casalpusterlengo, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare, a scopo precauzionale, e a evitare contatti sociali", ha dichiarato Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia: "Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori l'indicazione è di non recarsi in pronto soccorso ma di contattare direttamente il numero 112”.

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